Tinnura
Tinnura (OR) Sardegna
C’è un legame che unisce Tinnura al suo territorio e alla sua arte artigiana: borgo in cui è forte la tradizione di intrecciare cestini, il suo nome deriverebbe proprio dalle “tinnias”, i giunchi di fiume. Terra generosa di uliveti e frutteti, quella di Tinnura, ma soprattutto terra di vigneti: il borgo infatti rientra nella zona di produzione della Malvasia di Bosa. Il centro storico, inoltre, è un vero e proprio museo a cielo aperto, con i suoi affascinanti murales che narrano, tra linee e colori, la vita rurale e i gesti quotidiani, con le sue piazze, le statue realizzate da importanti artisti quali Stefano Chessa, Simplicio Derosas, Carmine Piras e Pinuccio Sciola e le fontane, tra cui spicca quella rappresentante i segni zodiacali. La storia più antica invece è racchiusa nell’architettura nuragica: da vedere sono il complesso nuragico di Tres Bias o Trobia che dalla sua posizione strategica domina il territorio circostante e la tomba dei giganti di Su Crastu Covocadu, una delle più grandi e importanti della Sardegna.
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